Quartieri
Scoprire la città di Roma vuol dire compiere un viaggio alla ricerca del bello nel senso più elevato e puro, a cominciare dalle impareggiabili testimonianze archeologiche fino alle illustri mostre di arte contemporanea.
Tridente
Villa Medici, Accademia di Francia. Può cominciare qui un itinerario ideale alla scoperta del quartiere Tridente, dalla meraviglia suprema di Trinità dei Monti e della Fontana della Barcaccia di Pietro e Gian Lorenzo Bernini, in piazza di Spagna. Irrinunciabile l’incanto senza tempo di via del Babuino, che conserva “Il congresso degli Arguti”, una delle sei statue parlanti di Roma, e di via Margutta, che al civico 51 svela il cortile del film “Vacanze Romane”. Innumerevoli le dimore di personaggi illustri, come la casa di Goethe, Keats e Shelley, la casa museo di Giorgio De Chirico Lungo via Condotti s’incontrano le vetrine più esclusive e lussuose e ci si ferma al Caffè Greco, una delle istituzioni del quartiere, insieme alla Fiaschetteria Beltramme, in via della Croce, dove negli anni Cinquanta si riunivano quotidianamente personaggi come Fellini, Flaiano, Guttuso. Proseguendo verso il Tevere, si raggiunge il Mausoleo di Augusto, in restauro, e l’Ara Pacis Augustae.
Ghetto
La scoperta del quartiere ebraico può cominciare in Piazza Mattei, dove tre preziose tartarughe seicentesche del Bernini abbelliscono la fontana progettata da Giacomo Della Porta ed eseguita da Taddeo Landini. Proseguendo lungo via dei Funari si incontra Palazzo Mattei di Giove, che racchiude un cortile degno di contemplazione. Il Teatro Marcello, iniziato da Giulio Cesare e terminato da Augusto, è uno dei più antichi edifici dedicati agli spettacoli romani ancora intatti. Poco lontano, il Portico d’Ottavia, dedicato alla sorella di Augusto, è l'unico conservato dei portici della piazza. Il Forno Boccione è un’istituzione che delizia il quartiere con dolci della tradizione ebraica, bruscolini, semi di zucca tostati e salatini, mentre i ristoranti di cucina kosher propongono i sapori intensi della tradizione giudaico-romanesca, come i famosi carciofi alla giudea.
Prati
Prati è un quartiere dalla doppia anima: da un lato esprime il fascino poliedrico e cosmopolita del quartiere residenziale della capitale e dall’altro vanta le maggiore testimonianze dell’Antica Roma e della Cristianità, come Piazza San Pietro e le sue supreme eredità artistiche e architettoniche. I Musei Vaticani comprendono diverse realtà come il Museo Pio Clementino, il Museo Gregoriano Etrusco, la Collezione d’Arte Religiosa Moderna, Gallerie Superiori, Museo della Biblioteca Vaticana, Pinacoteca e naturalmente la Cappella Sistina. Percorrendo via della Conciliazione si raggiunge Castel Sant'Angelo, che in estate offre una suggestiva visita in notturna. Attraversare Ponte Sant’Angelo fino a raggiungere il fiume, per ammirare un’impagabile vista su San Pietro. Il martedì mattina si può indugiare tra le bancarelle del Mercato dei fiori e delle piante ornamentali di via Trionfale, per cogliere un volto bucolico e verace della città.
Coppedè
Sorprese Liberty, meraviglie Art déco, citazioni di arte gotica, medievale e barocca. Coppedè è una miscellanea bizzarra di stili architettonici che si estende tra piazza Buenos Aires e via Tagliamento, nel rione Trieste. Non un vero e proprio quartiere, ma un esperimento urbanistico, che l’architetto Gino Coppedè ha progettato dal 1915 al 1927. Un arco ornato da mascheroni, efebi e affreschi introduce l’atmosfera fiabesca e fantastica che pervade le vie. È solo l’inizio di un continuo straordinario susseguirsi di figure mitologiche, marmi, mosaici e stucchi. A cominciare dai due Palazzi degli Ambasciatori, tempestati di decori originali, come la Nike alata che si staglia su una delle torrette e la Madonnella, un’eccentrica versione dell’edicola con la Vergine e il Bambino.